L’equilibrio

Se dovessi raccontare cos'ho fatto negli ultimi (due) anni della mia vita in una sola parola, direi che ho traslocato. In svariati, molteplici, dolorosi, impegnativi, felici, reali ma anche metaforici modi. Ho traslocato di casa, più di una volta e direi pure di vita. Ho provato a tenere tutto in ordine per poi finire col fare scatole con su scritto "cose", senza manco sapere cosa fossero queste cose e m'è toccato rivangare tutto, il bello e il brutto, traghettare ricordi o lasciar andare pezzi di vita. Però son viva. Mi sento come se avessi fatto una via in placca con uno spit ogni dieci metri, stile Fazzini. Però son viva. Non ho manco chiamato il soccorso, mi pare un ottimo risultato no?

Crap della Nona – gradi e valore umano

Faccio il chiave abbastanza stupita di me stessa, ma poi, sempre senza aspettarmelo, cado in catena. Un po' di tempo fa per una cosa simile avrei pensato subito una cosa: che valgo meno come persona. Che non ho fatto abbastanza, non sono stata abbastanza brava, non mi sono allenata abbastanza, che insomma non ho fatto i compiti, che è colpa mia. In fondo, anche se non lo si ammette mai, parte della nostra autostima dipende non solo dal grado ma anche da come gli altri percepiscono il nostro grado e modo di scalare. Insomma, dipende dall'approvazione altrui, per alcuni di più per altri di meno ma vale un po' per tutti e fa cagare....